INTERVISTA A PAOLO PECORA IL REGISTA DEL FILM DELLA “CAPITOL” di Arrigo d’Armiento
Un «cattivo» costretto a fare il «cattivo»: se smette, la società lo accoppa. Nessuna speranza di cambiamenti, la situazione fa comodo a troppi. In una «democrazia mafiosa» come quella italiana,
la mafia è dappertutto non solo tra i siciliani, i calabresi, i napoletani.
«Il raket» delle sale cinematografiche determina il successo o l’insuccesso a prescindere dalla qualità.